Chi beve di più?

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In passato, in tutto il mondo, gli alcolisti di sesso maschile superavano numericamente quelli di sesso femminile nel rapporto di quattro a uno. Questa differenza, però, sta diminuendo. La piaga si sta diffondendo anche tra le donne.

Quasi tutti sappiamo che l’abuso di bevande alcoliche ha un grandissimo impatto sociale e condiziona la vita di tutti. Un paese nel quale il consumo è elevato influenza la vita anche di chi è esente da questo vizio. Ma non vorrei elencare tutti i lati negativi dell’alcol. Qui non si vuole fare la paternale a nessuno. E’ però molto interessante capire come si comporta l’alcol all’interno del nostro corpo.

C’è un fatto molto interessante che pochi sanno:

L’alcol che beviamo non subisce alcun processo digestivo nello stomaco e nell’intestino, finendo inalterato nel sangue e, successivamente, nel fegato, l’organo atto a purificare il sangue. L’alcol che beviamo viene quindi trasportato nel fegato, dove viene lentamente metabolizzato. Per trasformare l’alcol presente in un normale bicchiere di vino da 150 ml, il fegato impiega circa 2 ore. Ma quando si inizia a bere più di un bicchiere ogni due ore, la quantità di alcol non metabolizzata dal fegato resta ancora in circolo, raggiungendo tutte le cellule e attraversando persino la barriera ematoencefalica.

La barriera ematoencefalica è stata scoperta circa 100 anni fa. Fu determinato sperimentalmente che, se un colorante blu veniva iniettato nel sangue di un animale, tutti i tessuti, tranne il cervello ed il midollo spinale, diventavano blu, palese segnale che una barriera si opponeva all’ingresso del colorante nel cervello. La funzione di questa barriera è quella di proteggere il cervello dall’ingresso e dall’azione di sostanze estranee presenti nel sangue, che potrebbero danneggiarlo. Tuttavia l’alcol, che il fegato non riesce a metabolizzare, riesce ad attraversare tale barriera ed a questo punto è libero di danneggiare il cervello. I danni procurano nel migliore dei casi un lieve giramento di testa, ma perseverando con questo tipo di condotta si può arrivare all’estremo del delirium tremens.

Certo, una bella bevuta in compagnia riscalda la serata! Di questo, Bacco era ampiamente convinto ma, se fosse davvero stato quel “gran dio” che era considerato nell’Olimpo, avrebbe potuto valutare anche gli effetti negativi che l’alcol porta in intere società.

Le nazioni dove il consumo è più alto sono quelle dell’ex blocco sovietico. In particolare la Moldavia risulta essere la peggiore da questo punto di vista, con una media di 23 litri di alcol puro consumato pro-capite ogni anno. Per converso, esiste un gran numero di nazioni in cui l’uso dell’alcol è nullo o molto basso. Si tratta dei paesi musulmani nei quali l’alcol è proibito per motivi religiosi.

Ecco la classifica delle 10 Nazioni più beone:

1.Moldavia
2.Bielorussia
3.Ucraina
4.Estonia
5.Repubblica ceca
6.Uganda
7.Lituania
8.Romania
9.Russia
10.Ungheria

L’Italia è al 53esimo posto (su 196) con una media pro-capite di 9,7 litri di alcol puro all’anno.