Il 2015? L’anno più caldo e il 2016 sarà peggio.
Da quando sulla Terra abbiamo iniziato a sfruttare il petrolio, siamo stati in grado di progredire come mai saremmo riusciti.
Bruciando il petrolio siamo stati capaci di far funzionare delle grandi seghe per tagliare gli alberi in modo da creare degli immensi campi agricoli. Bruciando il petrolio siamo stati capaci di far funzionare i trattori che ci sono serviti per arare i campi. Bruciando il petrolio siamo stati in grado di pompare acqua per irrigare i campi. Bruciando il petrolio siamo stati in grado di far funzionare camion, treni, aerei in modo che portassero il cibo fino ai nostri grandi supermercati. Bruciando il petrolio siamo stati in grado di tenere accese le luci tutto il giorno e tutta la notte. Bruciando il petrolio siamo stati in grado di utilizzare delle comode automobili che ci portassero direttamente sul posto di lavoro: un lavoro che direttamente o indirettamente brucia altro petrolio.
Grazie all’immensa fonte energetica rappresentata dal petriolio, la popolazione mondiale è salita da 1 miliardo di persone (prima della rivoluzione industriale), ai circa 7 miliardi e mezzo attuali.
C’è però un grande problema che non si era previsto. Bruciando il petrolio produciamo enormi quantità di CO2 (Anidride Carbonica) che è un gas serra.
L’America è un grande paese, in tanti sensi. Da una parte è quello che produce la quantità assoluta più alta di CO2, dall’altro è il paese natale di importanti istituzioni e centri di ricerca.
Gli scienziati della NASA presso il Goddard Space Center (Maryland, USA) hanno annunciato che il 2015 è stato l’anno più caldo da quando vengono tenute le documentazioni storiche della temperatura, iniziate nel 1880.
In un’analisi indipendente, gli scienziati del NOAA (Washington, USA) hanno trovato anche loro che il 2015 è stato il più caldo in assoluto.
Questo video illustra la tendenza a lungo termine della terra al riscaldamento, mostrando i cambiamenti di temperatura dal 1950 al 2015 come media quinquennale ponderata. 15 dei 16 anni più caldi si sono verificati a partire dal 2001.
Qui di seguito vogliamo riportare la classifica delle nazioni nelle quali le persone, a causa del loro stile di vita, producono più CO2. Il loro è un esempio da non seguire. Tra parentesi è indicato il valore annuale in tonellate per persona:
1.Qatar (44)
2.Trinidad e Tobago (35.8)
3.Kuwait (30.3)
4.Brunei (26.7)
5.Emirati Arabi Uniti (22.6)
6.Bahrain (20.7)
7.Lussemburgo (20.4)
8.Australia (18.3)
9.Usa (17.2)
10.Arabia Saudita (16.1)
11.Canada (15.3)
12.Oman (15.2)
13.Nauru (14.4)
14.Kazakistan (14.3)
15.Estonia (11.9)
16.Russia (11)
17.Corea del Sud (10.6)
18.Repubblica Ceca (10.4)
19.Taiwan (10.3)
20.Olanda (10.2)
Sono tutti paesi in cui per vivere si producono individualmente quantità massicce di Anidride Carbonica (CO2). In Italia, che come noto non è un paese di ecologisti incalliti, ogni persona produce ogni anno 7,5 tonnellate di CO2.
Se si è alla ricerca del proprio Paradiso Terrestre su questa Terra, anche quello della sensibilità nelle questioni ecologiche da parte della popolazione autoctona potrebbe essere un paramentro da tenere in considerazione.
Prendiamo in prestito le parole del grande Renzo Arbore: “meditate gente, meditate..”