Le 3 Grandi bugie sulla situazione in Siria

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Una cultura antica come il mondo, plasmata grazie al contributo di Egiziani, Babilonesi, Persiani, Macedoni e dove si parlano ancora oggi lingue semitiche (da Sem, figlio di Noè).

 

 

 

 

 

La Siria è una terra antichissima e carica di storia, piena di luoghi magnifici come Damasco, Aleppo, Homs, Latakia (Laodicea), al-Raqqa, Palmira. Ma ormai siamo abituati a vedere la Siria come un insieme di terre devastate e siamo portati a credere che le sue popolazioni siano barbare, rozze, violente. Non è così, la cultura siriana è fondata sulla famiglia, sull’educazione, sulla religione (islamica e cristiana soprattutto), sul rispetto e sulla cordialità. Il centro della vita della famiglia siriana è la casa. Quelle case tradizionali, opere d’arte concentrate intorno ad un cortile interno con piante e alberi al cui centro si trovano fontane da cui sgorga un’acqua limpidissima. Tuttavia dal terreno siriano non sgorga solo acqua, ma anche petrolio e gas. E forse questo fatto ha portato un grande paese, l’Eden per molta gente, a diventare un vero inferno.

 

Oggi a Washington, Londra, Parigi e anche in Italia, si piange per la sorte di molti civili siriani. Quello che si dovrebbe sapere è che la colpa per tutto questo è proprio di coloro che stanno piangendo lacrime da coccodrillo.

 

Per capire davvero cosa sta succedendo in questi giorni ad Aleppo bisogna far piazza pulita di almeno tre grandi menzogne:

 

1. Il dramma siriano e di Aleppo, non è figlio del cattivissimo Vladimir Putin, ma del piano Occidentale avviato cinque anni fa dall’America di Obama insieme ad Inghilterra, Francia, Turchia, Arabia Saudita e Qatar. Un piano che se non fosse stato per l’ostinazione del presidente siriano Assad e del presidente russo Putin, avrebbe portato la Siria al caos più totale come già successo alla povera Libia alla quale gli USA&Company hanno ucciso il Leader (Gheddafi), reo di essersi sempre battuto a casa propria per un’Africa indipendente contro le forze Occidentali. Ma il piano non è del tutto fallito in Siria: la prova è la creazione dell’l’Isis (2014) e di quei ribelli chiamati “moderati” ma che di moderato non hanno proprio nulla visto che ad Aleppo si sono macchiati delle stesse atrocità di Jabat Al Nusra (la costola siriana di Al Qaida). Proprio l’americana CIA ha inserito i cosiddetti ribelli moderati negli elenchi dei gruppi autorizzati a ricevere armi ed altri aiuti, così il premio Nobel per la pace Obama ha tolto il preesistente divieto di fornitura di armi a questi gruppi. Ed è stato proprio questo fatto che ha permesso ai terroristi di riprendersi Palmira una volta scappati da Aleppo.

 

2. Aleppo non è tenuta in scacco dalle le forze governative siriane e dall’esercito di Putin che insieme bombardano ribelli e civili arroccati nei quartieri orientali. Questo è ciò che ci vendono le televisioni. La realtà è esattamente l’opposto. A iniziare e condurre l’assedio sono stati proprio i ribelli scesi dal confine turco nell’estate del 2012. Da allora Aleppo non ha conosciuto pace. Per tre anni, fino all’intervento russo del settembre 2015, la maggioranza della popolazione, fedele ad Assad, è sopravvissuta senza acqua ed elettricità subendo gli assalti e i bombardamenti delle forze ribelli, decise a trasformare la città nella capitale dei cosiddetti “territori liberati”.

 

3.Per lo stesso motivo non sono Assad e Putin a non volere che i civili escano da Aleppo. Anche qui la verità è totalmente stravolta. Infatti secondo un comunicato della commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite di Ginevra (datato 14 dicembre 2016) i primi a bloccare la fuga della popolazione sono proprio i gruppi ribelli che da mesi utilizzano i civili come scudi umani, mescolandosi alla popolazione e aumentando così il rischio che dei civili vengano feriti o uccisi.

 

La meravigliosa proposta Occidentale è quella di dividere la Siria in tre regioni (a maggioranza Sunnita, Sciita, Curda) senza però tenere conto della volontà del popolo siriano. Dopo 6 anni di guerra, i siriani sono ancora più uniti di prima e non intendono accettare questo piano. Tale genere di suddivisioni non ha mai portato nulla di buono, in nessuna parte del mondo.

 

E per quanto ci riguarda, dobbiamo smettere anche noi di piangere lacrime da coccodrillo. Basta domandare soldi e fare collette. Quello che dobbiamo sapere è che tutti gli aiuti umanitari inviati fino ad ora (cibo, medicine, vestiti) non sono arrivati ai civili siriani bisognosi, ma ai ribelli e agli altri terroristi dell’Isis e di Al-Nusra.

 

I Media Occidentali continuano a propinarci false notizie. Ma stanno soffrendo. Perché c’è una ribellione in corso contro di loro, in tutto il mondo la gente sta capendo che le tv ed i giornali mentono per coprire gli interessi politici dell’agenda USA e degli altri Stati “canaglia”. Nonostante abbia grandi risorse economiche dalla sua parte, il mainstream non è più in grado di vendere come vere le sue bugie. Ormai la gente comune ha capito l’inganno, ed i Media hanno perso la loro credibilità.

 

Per coloro che non sono più convinti dalle verità ascoltate ai telegiornali, suggerisco di seguire siti come Sputnik Italia e Russia Today America (RT)