Le Maldive sono destinate a scomparire perchè finiranno sommerse dall’Oceano Indiano. Ma voglio cominciare dall’inizio…

 

 

 

 

 

Come molti sapranno, l’atmosfera è composta da un cocktail di gas di cui Azoto e Ossigeno costituiscono il 99% del totale. Esistono poi altri gas presenti in tracce che tutti insieme rappresentano l’1%. Tra questi gas ce ne sono due (anidride carbonica e metano) che vengono chiamati gas serra in quanto intrappolano parte del calore irradiato dal sole. Tanti più gas serra ci sono nell’atmosfera, tanto più calore viene intrappolato.

 

Ora, le evidenze scientifiche dimostrano che i livelli di anidride carbonica (CO2) sono più alti oggi che negli ultimi 650.000 anni. Il riscaldamento globale si manifesta nelle diverse regioni del mondo in maniera differente ed in modi del tutto inattesi.

 

L’aumento della siccità, degli incendi boschivi, degli uragani sono solo alcuni aspetti di questa nuova piaga.

 

Se è vero che l’atmosfera si è riscaldata mediamente di circa un grado celsius, è anche vero che nel Circolo Polare Artico l’aumento è stato doppio. Questo sta facendo scongelare molto più velocemente del previsto le enormi distese di ghiaccio e neve. La regione artica potrebbe vivere la sua prima estate senza ghiaccio già prima del 2040.

 

Le acque del mare si stanno alzando progressivamente. Per ora di pochi centimetri, ma ci si aspetta, nella peggiore delle ipotesi (cioè nel caso non si riesca a fermare l’emissione dei gas serra), uno scioglimento completo, sia dei ghiacci del Polo Nord che del Polo Sud ed un conseguente innalzamento delle acque con un aumento che non si misurerà più in centimetri ma in metri.

 

I primi effetti si stanno già vedendo su diverse isole e isolette di vari arcipelaghi paradisiaci. I primi profughi del cambiamento climatico sono stati gli abitanti delle isole Carteret, in Papua Nuova Guinea, che hanno dovuto abbandonare la loro terra minacciata dalle acque sempre più alte: la sommersione completa è prevista tra cinque anni.

 

 

I prossimi saranno gli abitanti di Kiribati e Tuvalu entrambe nazioni polinesiane situate nell’oceano Pacifico. Poi ci sono le Maldive, perle adagiate sul mare: le acque dell’Oceano Indiano si sono innalzate di diversi cm e l’arcipelago, che conta più di mille bellissimi atolli e isole spettacolari, è anch’esso in pericolo.

 

Per non parlare delle barriere coralline che ovunque nel mondo stanno iniziando a sbiancarsi. E’ il preambolo di una totale scomparsa. Il motivo è che l’acqua marina assorbe grandi percentuali di inquinanti e di gas serra e di conseguenza si scalda e si acidifica.

 

 

Il global warming non sta mettendo in pericolo solo gli Stati insulari e la siccità è arrivata dove non ti aspetti. L’assenza di piogge sta colpendo la regione più piovosa al mondo, prosciugando i fiumi e isolando molti villaggi: in Amazzonia le piogge di quest’anno ammontano alla metà della media annuale.

 

Proprio in Amazzonia circa 60.000 persone  stanno soffrendo la fame, in quanto il basso livello delle acque paralizza i trasporti e le attività legate alla pesca. Milioni di pesci ormai morti hanno contaminato i fiumi, provocando una scarsità di acqua potabile. La siccità ha contribuito anche alla crescita degli incendi (che sono quadruplicati) specie nella regione del Mato Grosso dove sono presenti le foreste più fitte.

 

Il problema è che nel momento in cui gli alberi muoiono o avvizziscono per la scarsità di piogge, la foresta smette di assorbire il carbonio e comincia invece a produrlo. Così l’atmosfera si scalda ulteriormente.

 

 

Hai mai sentito parlare del permafrost? E’ il suolo tipico di vaste aree dell’estremo nord del pianeta (Canada, Alaska, Siberia, ma anche zone alpine). Si tratta di terreni ghiacciati risalenti ad epoche lontanissime. Al di sotto di esso sono intrappolati grandi giacimenti di gas metano che si è accumulato nel corso dei millenni. Lo scioglimento del permafrost causa la fuoriuscita sia di metano che di CO2. Si calcola che se dovesse sciogliersi completamente, il livello di anidride carbonica in atmosfera potrà quasi raddoppiare.

 

La causa di questa situazione sono l’industrializzazione, la deforestazione e l’inquinamento.

 

Per chi, sensibile all’argomento, volesse approfondire la tematica, consiglio di guardare i video delle conferenze promosse da Al Gore (45° Vicepresidente degli Stati Uniti d’America), in particolare il convegno intitolato “Una scomoda verità”.

 

Grazie per avermi letto,

Roberto Stanzani